La Regione? Una nave senza nocchiero che naviga a vista. È questo il sintetico giudizio che ha espresso il nostro gruppo parlamentare all’Ars, nel corso dell’illustrazione della mozione di sfiducia a Musumeci per esemplificare i risultati del governo in carica, che al giro di boa non ha ottenuto nessun risultato di spessore.
Abbiamo elencato in aula gran parte delle azioni e inazioni di un governo che “merita di andare a casa”.
Un elenco non certo esaustivo, ma emblematico per illustrare ai siciliani tutte le colpe di un esecutivo che si è ampiamente dimostrato non all’altezza della situazione e che non è stato in grado di portare a temine una riforma, che sia una, a dispetto delle roboanti dichiarazioni dispensate a destra e a manca da Musumeci in campagna elettorale. Era giusto che i cittadini sapessero.
Musumeci definisce la nostra mozione un certificato di esistenza in vita? Dovrebbe esibire quello del suo governo, che ha più volte dimostrato di avere l’elettroencefalogramma piatto. Quantomeno ora sappiamo che ha una maggioranza e che non può continuare a nascondersi.
Le motivazioni elencate nella mozione sono tantissime. Si va dalla catastrofica gestione della cassa integrazione in deroga, al disastro del settore rifiuti, dalla mancata redazione dei piani di rientro del disavanzo, alla scriteriata gestione dei fondi europei, a quella, altrettanto fallimentare, delle partecipate, dalle nomine sbagliate, alla totale assenza delle tanto strombazzate riforme, fino alla consegna dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana alla Lega, un partito che da sempre mortifica ed oltraggia il popolo siciliano.
Anche volendoci sforzare al giro di boa della legislatura non troviamo veramente nulla di buono e basta guardarsi attorno per rendersene conto.