Musumeci e il suo governo non ne hanno azzeccata una, i siciliani avranno modo di prenderne atto. Domani illustreremo in aula la mozione di sfiducia presentata dal Movimento al presidente della Regione.
Finora Musumeci ha fatto solo chiacchiere e zero riforme. Peccato che la Sicilia si governi con i fatti e non con le parole. La prima cosa giusta che potrebbe fare il presidente sarebbe quella di togliere il disturbo, per il bene dei siciliani.
Le motivazioni elencate nella mozione sono tantissime. Si va dalla catastrofica gestione della cassa integrazione in deroga, al disastro del settore rifiuti, dalla mancata redazione dei piani di rientro del disavanzo, alla scriteriata gestione dei fondi europei, a quella, altrettanto fallimentare, delle partecipate, dalle nomine sbagliate, alla totale assenza delle tanto strombazzate riforme.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso ricolmo delle intollerabili inefficienze di questo governo è stata la consegna, fatta dal presidente della Regione, dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana alla Lega, un partito che da sempre mortifica ed oltraggia il popolo siciliano. L’operazione è stata realizzata in base a mere convenienze politiche e a interessi che poco hanno a che vedere con l’interesse per il nostro patrimonio monumentale e artistico, e nonostante le reiterate e numerose proteste sollevate da tanti siciliani, etichettati da Musumeci come un gruppetto di poveretti con problemi personali e familiari. Anche volendoci sforzare al giro di boa della legislatura non troviamo veramente nulla di buono e basta guardarsi attorno per rendersene conto.