27
Gen
2020
Il risultato elettorale del #M5S in Emilia Romagna e Calabria non penso che abbia sorpreso qualcuno, era un risultato scontato. Impariamo e miglioriamo dai nostri errori
IL CANDIDATO PRESIDENTE E LA CAMPAGNA ELETTORALE
- Non è possibile vincere le elezioni regionali partendo a fare campagna elettorale a soli 1 o 2 mesi prima del voto e presentando un candidato alla carica di presidente completamente sconosciuto
- Il candidato scelto deve essere condiviso al 100%, non è possibile vincere se gli stessi portavoce uscenti di quella regione, sicuramente più conosciuti del candidato presidente, sono in perenne contrasto tra loro, se i contrasti vengono resi noti dagli stessi su tutti i giornali, o peggio ancora, non è possibile vincere se i parlamentari uscenti sono dichiaratamente sfavorevoli al candidato stesso.
- Siamo davvero sicuri di voler partecipare a tutti i costi? Se si, è bene organizzarsi almeno un anno prima, piuttosto che essere presenti all’ultimo minuto e solo per una magra comparsa.
- Alle elezioni si lavora ogni giorno, molti anni prima del voto, si lavora dentro le istituzioni a tutti i livelli senza sosta per costruire un progetto politico valido e alternativo a quello degli attuali governi. Fare opposizione non è un atto sterile ma significa svolgere un ruolo di assoluta competenza, presuppone attenzione, studio, attività di controllo e denuncia.
- I Portavoce devono uscire fuori dai palazzi di governo, appropriarsi delle piazze, farsi conoscere da tutte le categorie e senza indugi. Nessuno deve poter dire di non essere a conoscenza della nostra proposta politica. Armiamoci per essere competitivi perché i cittadini sceglieranno la proposta vincente.
- Infine, non perdiamo mai la nostra identità, il M5S è post ideologico, bisogna smettere di pensare sempre di dover essere di destra o di sinistra. Bisogna smettere anche di dipendere dalle dalle dinamiche romane (che sono tutta un’altra cosa), bisogna concentrarsi di più sui propri territori.
NON SEGUIAMO LE PERCENTUALI E LE STATISTICHE
- Il M5S ha il più alto numero di parlamentari oggi in Italia, circa un centinaio di consiglieri regionali, una cinquantina di sindaci e migliaia di consiglieri comunali. qualcuno ritiene che una forza politica con di queste proporzioni possa dirsi “morta”? La Lega Nord nel 2013 toccò il 4%, non sembra che sia morta.
- Quando si vince è merito di tutti e quando non si vince è colpa di uno. Non dovrebbe funzionare così, se si è squadra lo si è sempre. Miglioriamo il confronto dentro le nostre sedi e azzeriamo il fuoco amico con ogni mezzo possibile.
- Contendere ruoli e piccoli ruoli interni, utili ad avere un qualche potere è utile come essere ricco con i soldi del Monopoli, piuttosto concentriamoci esclusivamente sui problemi dei cittadini e troviamo soluzioni per risolverli.
- Poche chiacchere e tanto lavoro, chi ha voglia solo di criticare e danneggiare dall’interno il M5S non è accolto, non è utile alla crescita del nostro progetto quindi vada via.
- Promuoviamoci tanto soprattutto con le condivisioni sui social che sono la nostra vera forza.
- Anticipiamo il futuro senza inseguire e copiare mai nessuno.
OGNI REGIONE HA UNA STORIA A SÉ
- Dalla Sicilia è partito tutto e in Sicilia potrebbe finire tutto, abbiamo una grandissima responsabilità
- Siamo il gruppo parlamentare più numeroso con 20 deputati e quello che ha presentato le maggiori proposte legislative dentro l’Assemblea Regionale Siciliana
- Non svendiamoci per le poltrone o le onorificenze, non facciamoci comprare mai, studiamo gli atti, scoviamo le irregolarità, gli sprechi, proponiamo soluzioni per scelte razionali e volte al risparmio senza mai tagliare i servizi essenziali ai cittadini.
- La nostra esperienza si deve tradurre in una proposta di programma condiviso passo passo con i sindaci, i consiglieri, gli iscritti e con i cittadini che quotidianamente incontriamo.
- Iniziamo un dialogo per un percorso condiviso con tutte le forze sane, con le liste civiche, le associazioni, il dialogo deve partire dal confronto e deve coinvolgere la nostra base
- Lavorare onestamente significa avere sempre le mani libere, non dover sottostare a nessuna richiesta particolaristica dei vari gruppi di categoria, significa poter approvare provvedimenti di buonsenso atti a prevedere il futuro e a migliorare la vita dei cittadini.