27 gennaio, Giornata della Memoria

27 Gen 2020

Tante giornate del nostro calendario sono dedicate a eventi storici, problematiche sociali o a trattati internazionali di progresso umano.
Ogni 27 gennaio, altresì, in questo nostro vecchio continente, si cerca di tenere vivida la memoria collettiva in contrapposizione all’emblema della follia al potere e del punto più basso toccato dalla storia negli ultimi secoli.
La brutale deriva dell’estrema destra del secolo scorso e il nazismo hitleriano hanno segnato indelebilmente la storia del popolo ebreo e le coscienze di ognuno di noi.
Nulla va archiviato, nulla dimenticato.
Il rischio di manipolazione politica e di strumentalizzazione dei conflitti sociali è sempre dietro l’angolo, e chiaramente non riguarda solo una parte; riguarda ogni bandiera e ogni colore ideologico.

C’è chi getta costantemente benzina sul fuoco con l’unico fine di esasperare gli animi e dare un alibi alla propria violenza. Oggigiorno, sembra proprio che qualcuno non si senta segnato dal recente passato dell’Olocausto, e delle altre immani tragedie del novecento, e che continui a iniettare odio razziale fra le genti. D’altronde il crescente proselitismo della destra più rozza e aggressiva non può che obbligarci a riflettere.

Oggi vogliamo ricordare con pacatezza ciò che non deve più accadere. Basta alla violenza in politica. Oggi più di prima.

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