Siamo parlamentari delegati a legiferare per i cittadini non per noi stessi

09 Nov 2020

Una volta arrivata in Parlamento ho subito presentato tante proposte di legge che avevo a cuore e tante altre che i cittadini mi sollecitavano da tempo. Mai ho pensato di presentare un disegno di legge per legiferare su qualcosa che riguardasse la mia attività di deputata, la mia indennità, la mia pensione, il mio trattamento di fine mandato.
Scusatemi, ma non avevo capito come funzionasse!
Quindi funziona che i deputati stessi si fanno le leggi per decidere sulle proprie retribuzioni, sulle proprie diarie, sui propri privilegi economici… e non c’è conflitto di interessi, anzi! E io, invece, che pensavo di essere stata eletta per risolvere i problemi dei cittadini, delle persone in difficoltà, le vertenze delle aree e dei territori in crisi.. Che ingenua che sono! Che stupidi che siamo noi del Movimento 5 Stelle!
Tanti deputati regionali degli altri partiti hanno detto che si sta solo rispettando una legge, una cosa legale, quasi un automatismo, ma si guardano bene dal dire a chiare lettere che questa “leggina” è stata scritta da loro stessi, non da altri. Nessuno ha obbligato il “parlamento più antico del mondo” ad approvare una norma che aumentasse pensioni, trattamento di fine mandato e privilegi per i deputati regionali siciliani.
Noi del Movimento 5 Stelle, dopo esserci opposti all’aumento, siamo stati definiti anche “delinquenti”: proprio noi che restituiamo buona parte delle nostre indennità e diarie e che continuiamo a mantenere fede alle nostre promesse; delinquenti perché abbiamo detto la verità svelando la miseria umana di un’Assemblea regionale che, troppe volte, non ha cura ed empatia per il suo stesso popolo.
In questi anni, oltretutto, ho visto copiare di tutto; interi disegni di legge presi e ricopiati senza manco lo sforzo di cambiare una parola. C’è chi copia, pari pari, idee, emendamenti, stile comunicativo, di tutto di più. E, quindi, abbiamo capito bene sulla nostra pelle che tanti “colleghi” sanno copiare. Tuttavia, chissà perché, non ci copiano mai nella decurtazione degli stipendi, nella rinuncia a certe esagerazioni economiche, non fanno nulla per superarci in questo campo. Niente di niente!
Invece, “Ci fanno sempre sentire soli e diversi”.
Ci fanno sentire come dei cittadini prestati temporaneamente alla politica, dei cittadini comuni che si sentono dalla parte di chi soffre per delle difficoltà o di chi protesta per le ingiustizie economiche e lavorative a cui è costretto, magari senza stipendio o, peggio ancora, senza lavoro.
Ma questi “colleghi deputati” ne siamo certi, continueranno a strapparsi le vesti gridando che verseranno i contributi per il fondo pensionistico (sic!), peccato però che, in realtà, verseranno 1 euro per prenderne 10… e peccato che 55 pensioni aumentate costeranno al popolo siciliano ben 700 mila euro annui.
Semplicemente vergognoso!

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