Sono necessarie misure sanitarie ed economiche urgenti per la ristorazione e la ricettività professionale ragusana, che più di tutti sta soffrendo gli effetti del lockdown e che sarà quella su cui, probabilmente, ricadranno gli effetti maggiori. È il senso dell’interpellanza che il gruppo del M5s all’Ars, prima firmataria la deputata ragusana Stefania Campo, ha indirizzato al governo regionale, facendosi portavoce delle istanze di una categoria che è allo stremo e che ancora non ha alcuna certezza per il proprio futuro. “La quasi totalità degli operatori del comparto – rileva Stefania Campo – saranno disposti a riaprire i propri locali solo quando la pesante crisi sanitaria sarà ben gestibile da parte delle autorità, rifiutando qualsiasi responsabilità affidata ai singoli esercenti circa eventuali comportamenti difformi dei clienti, ma, limitandosi ad applicare i protocolli di sicurezza predisposti dalle autorità sanitarie. Comprendiamo che senza i dovuti aiuti molte aziende non saranno in grado riaprire le proprie attività, con le conseguenti perdite di posti di lavoro”. Da qui tutta una serie di richieste al governo regionale: “Chiediamo innanzitutto la garanzia che le autorità sanitarie e politiche siano pronte a sostenere un altro probabile propagarsi dell’emergenza epidemiologica, limitando gli obblighi degli esercenti solamente al rispetto delle misure ordinarie di distanziamento sociale; ed ancora chiediamo di adottare misure di sostegno per il periodo di chiusura obbligatorio imposto per legge; di cancellare o sospendere le imposte regionali e locali pertinenti, agevolare il credito per utenze relative alle attività commerciali, concedere la rateizzazione dei pagamenti degli acconti IRES, IRAP previste a giugno e senza interessi; per mantenere inalterati e salvaguardare l’occupazione dei dipendenti, prendere in carico la parte contributiva dello stipendio tramite le istituzioni di cassa previste, restando a carico del datore di lavoro la sola quota di stipendio al netto dei contributi previdenziali; concedere un credito d’imposta sulle locazioni immobili; sospendere il pagamento delle bollette utenze sino al 30 ottobre 2020, con la possibilità di pagamento delle stesse, secondo un concordato piano di ammortamento ed estinzione del debito; armonizzare le condizioni per l’accesso al credito a quelle nazionali, al fine di poter avviare una contrattazione con il mondo bancario per una rinegoziazione dei prestiti e alla sospensione di leasing e noleggi operativi fino al 31.12.2020; concedere la proroga della cassa integrazione straordinaria per il personale in forza al 23.02.2020 e fino al 31-12-2020. Si tratta di misure urgenti che devono essere assunte il prima possibile – conclude Stefania Campo – prima che sia troppo tardi”. E sulla questione intervengono anche i due consiglieri comunali pentastellati di Ragusa e Modica, Sergio Firrincieli e Marcello Medica, evidenziando la situazione nelle rispettive città: “Gli operatori del settore sono in grandissime difficoltà su come andare avanti, viste le restrizioni e il conseguente enorme calo di fatturato – rilevano – Giuste le richieste avanzate anche dalla portavoce regionale, Stefania Campo al governo Musumeci. Occorre intervenire con provvedimenti di sgravio a tutti i livelli compreso quello comunale, dove noi stessi ci siamo già fatti e ci faremo portavoce delle istanze di questa categoria presso le rispettive amministrazioni comunali”.
Ufficio stampa, Michele Farinaccio