LA MIA POSIZIONE

08 Feb 2021

Le condizioni che sono state create ad arte contro il Governo Conte e contro la maggioranza M5S-LeU-PD, che stava governando con pragmatismo e lealtà, le conosciamo tutti. Da una parte Matteo Renzi e la destra, col favore di molti mass media nazionali legati ad interessi economici, e dall’altra la pressione fortissima di un certo sistema finanziario che ha cercato in ogni modo di impedire che i 209 miliardi, che Giuseppe Conte era riuscito ad ottenere dall’Unione Europea, venissero gestiti da chi si era assunto proprio il ruolo di “avvocato del popolo”.
Alla crisi di Governo, ufficialmente, innescata dall’incredibile Matteo Renzi, è stato impossibile opporsi: i nostri hanno fatto di tutto, anche passaggi criticabili, se volete. Ma tutto è stato vano.
La sorpresa della nomina di Mario Draghi da parte di Mattarella è stato l’ultimo passaggio, per ora, di un irrimediabile andare avanti della crisi stessa. E oggi arriva la fase più complicata e che più ci interroga come Movimento. Appoggiare un Governo Draghi? E con quali altre forze politiche? E quanto sarà pericoloso lasciare un partito di estrema destra come Fratelli d’Italia da sola all’opposizione, non si rischia di far gonfiare quelle vele fino a percentuali di consenso molto pericolose?
Al momento la posizione del Movimento sta nelle dichiarazioni di Vito Crimi all’uscita dall’incontro con Draghi in delegazione con Beppe Grillo. Ovvero, sembriamo molto possibilisti ma attendiamo il secondo giro di consultazioni per decidere.
Vogliamo sapere da chi dovrebbe essere formata la squadra di governo, quanto del programma Conte starà dentro le cose da fare di Draghi e, soprattutto, quali sono le forze politiche che Draghi stesso sarà intenzionato a coinvolgere all’interno della sua maggioranza “politica”. Tutto si decide in questo punto di svolta: se all’interno del governo Draghi ci stanno tutte le forze politiche presenti in Parlamento allora sarà un “governo di unità nazionale” e durerà il tempo che serve per fare esclusivamente le due cose essenziali, ovvero Recovery Plan e Campagna Vaccinazioni, se invece si dovesse creare una nuova maggioranza “politica”, magari con forti esclusioni da parte di Draghi stesso, anche per via di veti insuperabili, allora saremo costretti a decidere se proseguire con lui una parte del cammino già avviato da tanti nostri Ministri e portavoce.
Una cosa mi preme dire: è necessario che tutti gli iscritti vengano chiamati al voto anche stavolta.
Tutto sta nella nostra capacità di spiegare le difficoltà e i dettagli della condizione in cui ci siamo venuti a trovare. La politica seria deve avere questa grande qualità: deve sapere spiegare BENE e SEMPLICEMENTE anche gli aspetti più complicati della finanza, del sistema produttivo e delle relazioni politiche. Altrimenti che “democrazia” è? Una democrazia a fasi alterne? O si ascoltano gli iscritti o si fa un torto ai nostri principi.
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