Finanziaria all’Ars: distanziati, con mascherine e mani sanificate, a parte queste nuove modalità poi siamo alle solite!

23 Apr 2020

Questa settimana sono stata all’Assemblea Regionale Siciliana per studiare il bilancio e la legge di stabilità regionale e presentare le mie proposte modificative. Quello che è emerso non vi piacerà, tutti i 26 articoli della manovra economica sono fondati su una riprogrammazione dei fondi comunitari molto incerta, in pratica mi sembrava di giocare una partita al “monopoli” con i relativi imprevisti e con la speranza di pescare la carta delle probabilità.

Rubriche degli articoli generiche e in molti casi fuorvianti, privi di contenuto reale, e soprattutto gran parte degli interventi economici si basano sui fondi extraregionali, in particolare POC 2014/2020 e FSE 2014/2020. Queste risorse, in particolare le prime, che sono fondi strutturali europei del Programma operativo complementare, ci chiediamo, potranno essere utilizzate effettivamente dal governo regionale? Anche 70 milioni dei 100 promessi da Musumeci ai Comuni per l’emergenza Covid provengono dai fondi POC. Saranno veramente disponibili questi fondi? E con quale tempistica? Finora sono stati erogati solo 30 milioni a 169 Comuni, su 182 che ne hanno fatto richiesta. Come mai così pochi, su 390 comuni siciliani?

Sempre a proposito di questo fondo si pone un altro problema e cioè si dovrà rendicontare in maniera molto dettagliata secondo quanto richiesto dall’Unione Europea, il rischio di far ammalare tutti gli enti locali di “burocrativirus” è alto, così come è alta la probabilità di doverli restituire se non si riesce a produrre tutta la documentazione necessaria.

Un altro problema sono i fondi la cui spesa verrà sbloccata a seguito del perfezionamento di accordo con lo Stato per la riduzione dell’onere del concorso alla finanza pubblica. Solo per fare un esempio, tutti i contributi previsti nel settore dei trasporti e in particolare del trasporto pubblico locale su gomma extraurbano, per un ammontare di circa 455 milioni. E se questo accordo non si raggiungesse cosa faremo? Dovremo confessare ai siciliani che abbiamo scherzato e che si è trattato solo di un gioco? Non sarebbe stato più opportuno avere certezza dell’accordo prima di usare queste somme? Ad ogni modo la Regione visto che non c’è rientrata con i tempi potrebbe almeno utilizzarle per investimenti e non solo per spesa corrente, avendo così maggiore certezze di procedere nel modo giusto?

Un’altro aspetto riguarda l’assenza totale di norme per fronteggiare l’emergenza pandemica, in particolare la presenza di misure a tutela dei disabili. Il Governo Regionale in questi giorni di emergenza non ha ritenuto di ascoltare la voce delle numerose Associazioni che lavorano sul campo per garantire servizi e relazioni, dal momento che nel testo della legge di stabilità regionale non si rinviene un solo intervento a favore delle persone con disabilità e alle loro famiglie. Non un comma sulla fornitura di mascherine e tamponi a tappeto nei prossimi mesi, nessun cenno per aiutare gli operatori dello spettacolo che sicuramente sono quelli meno tutelati, niente di niente però stranamente notiamo che la formula Covid 19 è stata abbondantemente utilizzata come lascia passare per giustificare ogni altro tipo di misura economica, come quella di assumere l’onere dell’IVA su corrispettivi dovuti alla Società Trenitalia S.p.A. per l’esercizio dei servizi di trasporto ferroviario regionale.

I Siciliani avrebbero bisogno di certezze, di somme sicure e di impegni rapidi, Questi giochetti contabili per far credere a tutte le categorie di essere al Parco della Vittoria piuttosto che a Vicolo Stretto non producono nulla, illudono i siciliani e continuano a non dare risposte.

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