Disabili ‘abbandonati’ senza assistenza. Non c’è una strategia regionale

27 Apr 2020

Interpellanza all’Ars con una serie di richieste al governo da attuare anche in vista della ripresa

Cosa sta facendo il governo regionale per aiutare le persone con disabilità e con malattie croniche durante l’emergenza Covid? Il panorama non è incoraggiante: scuole chiuse, famiglie costrette a sopportare un carico maggiore per i propri figli, strutture assistenziali che hanno bisogno di prevenzione contro il contagio. In tutto questo, manca una strategia omogenea, a livello regionale, per il personale medico e gli operatori che supportano questa fascia debole della popolazione. Nel testo della legge di stabilità regionale 2020/2022 attualmente in discussione non c’è un solo intervento a favore delle persone con disabilità e alle loro famiglie e infatti il Fondo per i disabili gravi e gravissimi resta privo di risorse sufficienti: Insieme al capogruppo Giorgio Pasqua abbiamo presentato un’interpellanza all’Ars sul tema.

Assistiamo purtroppo in questa fase a una regressione per tanti bambini e ragazzi con disabilità, che non possono frequentare le scuole, attive solo online, con i diffusi problemi nella didattica accessibile a distanza e con i centri diurni per disabili chiusi. I centri residenziali per disabili sono poi delle vere e proprie bombe ad orologeria, una situazione allarmante che continua ad essere sottovalutata, lasciando le persone con disabilità, le famiglie e gli operatori in balìa dell’emergenza sanitaria in corso. Tali strutture invece andrebbero equiparate alle strutture sanitarie e gestite pari attenzione, fornendo dispositivi di sicurezza e tracciando una precisa strategia per medici, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali, educatori, volontari e psicologi che supportano le persone con disabilità.

Tra le varie richieste formulate nell’interpellanza crediamo in particolare che sia necessario riprendere l’assistenza domiciliare, riaprire i centri diurni e individuare un percorso di accompagnamento per chi ha bisogni particolari. Inoltre, creare un fondo per sostenere il mondo associativo e il Terzo settore ad affrontare il post-emergenza e rimpinguare il capitolo relativo alle assicurazioni dei volontari. Quanto alle residenze per disabili, chiediamo di individuare i contagiati ed effettuare tamponi per utenti e operatori. Bisogna poi assicurare con urgenza ai genitori, specie se anziani, supporti domiciliari per gestire i figli con contagio o che non siano gestibili in famiglia, evitando così  ingressi negli ospedali, e che sia istituito un servizio di pronto Intervento sociale e socio-sanitario a livello di distretto socio-sanitario.

Articoli correlati