Internet veloce e diffuso in Sicilia: Una necessità in caso di Smart Working

20 Mar 2020

In questi giorni di emergenza la novità dello Smart Working, ovvero Lavoro Agile, è passata dall’essere considerata una futuristica opportunità ad una indifferibile necessità a cui far fronte per garantire sicurezza e serenità a tanti lavoratori dipendenti del settore pubblico e di quello privato. È proprio per questo motivo che abbiamo presentato una interpellanza alla Regione Siciliana con il fine ultimo di incentivare, sostenere e strutturare lo Smart Working nell’Isola.
Nel decreto Cura Italia le amministrazioni pubbliche sono state invitate a potenziare il ricorso al lavoro agile, senza distinzione di categoria di inquadramento e di tipologia di rapporto di lavoro, in maniera tale che diventi la regola nella PA, almeno per tutta la durata dell’emergenza. Di conseguenza, soltanto in due settimane, secondo i dati diffusi dal Ministero del Lavoro, 554.754 lavoratori sono stati introdotti allo Smart Working. Numeri che crescono di giorno in giorno, tant’è che i maggiori operatori telefonici segnalano un aumento del traffico dati sulle linee fisse almeno del 20% con picchi, addirittura, del 50. Si tratta, è proprio il caso di evidenziarlo, del più grande esperimento di lavoro a distanza mai attuato nel nostro Paese e in buona parte del Vecchio Continente. Ora, pertanto, abbiamo il compito di rendere lo Smart Working davvero efficace, e non solo questo, visto che anche le piattaforme didattiche alle quali stanno ricorrendo tutte le nostre università e tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado si stanno quotidianamente scontrando con la nostra evidente arretratezza tecnologica e visto che in molte parti della Sicilia la connessione non è stabile o manca del tutto. Fra l’altro la didattica digitale lanciata per necessità nelle scorse settimane abbisogna anche di piattaforme uniche e strumenti innovativi per lo studio e le lezioni da casa. Indispensabile quindi è che la connessione internet sia presente e veloce in tutto il territorio. Peccato però che, ad oggi, così non è dato che secondo un recente studio dell’Agcom, più della metà dei comuni italiani non ha accesso a internet veloce (almeno 39 Mbps). Il dato siciliano potrebbe essere addirittura peggiore. Particolarmente svantaggiate sono, chiaramente, le aree rurali, montuose, visto oltretutto che i grandi operatori telefonici investono con riluttanza in queste zone, perché il ritorno economico non è per nulla allettante, né tantomeno degno di consueta speculazione.
 Con l’atto parlamentare M5S all’Ars chiediamo che il governo regionale adotti con forza e in tempi rapidi, tutte le misure possibili a sostegno dell’incentivazione all’utilizzo dello Smart Working nella Regione, a partire proprio dagli uffici della Pubblica Amministrazione, di programmare e attivare convenzioni e/o iniziative con le maggiori aziende del settore che portino a garantire una connessione internet veloce e stabile su tutto il territorio regionale, anche a costo zero per gli utenti durante i mesi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 e poi magari a tariffe accessibili per tutti, soprattutto per le fasce più in difficoltà e, non per ultimo, chiediamo che gli Enti Locali, in particolare i piccoli comuni, i comuni montani e i piccoli borghi a rischio spopolamento, vengano sensibilizzati, sostenuti e incentivati, per la loro partecipazione a bandi europei, a iniziative pubbliche o private che portino a connessioni internet stabili e veloci, libere, gratuite e diffuse sull’intero territorio di competenza.

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