Il Movimento ha bisogno di noi, tutti.

26 Feb 2019

Si è già aperto un grande dibattito in seno al Movimento, in seno alla base, dentro i Meetup. Lo sforzo che dobbiamo fare è quello di confrontare le nostre argomentazioni più appassionate e quelle più ragionevoli dentro le nostre assemblee, dentro le nostre riunioni. Dobbiamo riuscire ad incidere, parlandone di presenza, rispettandoci vicendevolmente, considerando come opportuno ogni punto di vista, anche il più distante da noi.
Non abbiamo diktat da ricevere dall’alto e cambiamenti da subire senza discussione interna. A mio avviso si stanno facendo tanti errori di comunicazione e forse li stiamo scambiando per la necessità di modificare il nostro dna, ma, in realtà, non abbiamo una identità da modificare, siamo un Movimento originale e autentico, dobbiamo solo rinsaldare la comunicazione politica attuale ai principi da cui siamo nati e con cui siamo cresciuti.
Il Movimento non è nato per diventare una struttura verticale e nemmeno per stare dietro alle percentuali o ai sondaggi. Il Movimento è nato per risvegliare coscienze, è nato per organizzare i cittadini comuni contro i professionisti della politica. E, oggi, non possiamo stare, inermi, nemmeno dietro a certe manifestazioni propagandistiche del Salvini di turno.
Spero, di cuore, si possano organizzare, velocemente, nuove assemblee unitarie e parlare di politica e del futuro, nostro e dell’Italia. L’iniziativa di domenica scorsa, alla presenza di Ignazio Corrao, ha rappresentato solo l’inizio di un percorso di dibattito; è stata una opportunità. Ora, facciamo in modo che ce ne siano tante altre, a Ragusa e nel nostro territorio ibleo, così come in tutto il Paese.
La Libertà è Partecipazione, il Movimento è Partecipazione!
Senza scelte condivise non c’è Partecipazione e non c’è Movimento.

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