Giornata mondiale dell’autismo, presentata interrogazione all’Ars

02 Apr 2020

In questa fase delicata che stiamo vivendo è ancora più necessario accendere i riflettori per ricordare l’importanza del sostegno e del supporto alle famiglie di persone con autismo. La catastrofe Coronavirus non cancella purtroppo la silenziosa epidemia che le nostre famiglie continuano ad affrontare da sempre, e spesso in perfetta solitudine. Situazione che ci ricorda quanto è essenziale un servizio sanitario nazionale e un sistema sociale pubblico efficienti e adeguatamente finanziati. Benedetta Demartis (Presidente ANGSA Italia)

Tutti stiamo vivendo giorni difficili causati dalla diffusione del Coronavirus. C’è chi però deve affrontare l’emergenza in situazioni estremamente complesse. Si tratta, in particolare, delle persone con autismo. Così anche la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo che si celebra oggi, 2 aprile, assume ai tempi della pandemia di Covid-19 un valore inedito.

Proprio in questo particolare momento noi del M5S abbiamo presentato un’interrogazione sul tema dell’assistenza alle migliaia di famiglie siciliane, abbiamo raccolto il loro grido di dolore proponendo al governo regionale di garantire i servizi essenziali anche a domicilio, nel rispetto delle previste misure di contenimento del virus, come previsto in caso di chiusura dei centri diurni per disabili. In un momento del genere non possiamo lasciare indietro le persone affette da disabilità.

È inconcepibile come ancora la Regione non abbia fatto fronte alle tante esigenze di migliaia di siciliani che si sentono abbandonati dalle istituzioni e che rischiano un progressivo peggioramento delle loro condizioni se non adeguatamente supportati dal sistema sanitario. Esortiamo il presidente Musumeci e l’assessore alla Salute Razza a predisporre un intervento immediato. Intervento già richiesto dalle associazioni che hanno anche scritto al governo della Regione senza ricevere alcuna risposta. Non basta Illuminare di blu palazzo Reale, come annunciato dal presidente dell’Ars Miccichè. Per segnare la vicinanza delle Istituzioni a queste famiglie servono misure concrete.

Serve erogare i servizi minimi fondamentali, organizzare una task force con un numero verde dedicato alle famiglie e istituire una speciale unità per l’assistenza domiciliare per le persone che frequentano i centri diurni per disabili, utilizzando ovviamente tutti gli accorgimenti necessari per evitare la diffusione del contagio da covid19. In una patologia come l’autismo questa reclusione forzata, se non adeguatamente seguita da esperti e da una continuità di cure, potrebbe portare a un graduale peggioramento con conseguenze rilevanti per il paziente e per le stesse famiglie. Non possiamo permetterlo. Infine abbiamo chiesto se siano stati previsti appositi protocolli sanitari per le persone con disabilità, specie non collaboranti, in caso di contagio e se vi siano percorsi differenziati per i diversamente abili negli ospedali.

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