Dal governo Conte, più di 43 mln € ai Comuni siciliani: Un primo aiuto concreto per i cittadini rimasti senza un lavoro

30 Mar 2020

Ammontano a 43.484.796 euro i fondi messi a disposizione dal governo Conte per i 390 Comuni della Sicilia, sul totale nazionale di 400 milioni di euro. Si tratta di una prima forma di aiuto concreto per le numerose famiglie che, a causa dell’emergenza coronavirus, si sono trovate prive di un reddito e in particolari condizioni di necessità economica. Le risorse, assegnate comune per comune in base alla popolazione e al reddito pro capite rispetto a quello nazionale, saranno gestite dai sindaci e distribuite ai cittadini per l’acquisto dei generi alimentari e altri beni di prima necessità. Le maggiori somme andranno a Palermo (5.143.000 €) seguita da Catania (2.559.000 €) e Messina (1.707.000 €).

Al territorio ragusano spettano € 2.849.926,05 così ripartiti per ogni Comune: Comune di Acate 119.789,91Comune di Chiaramonte Gulfi 76.068,07Comune di Comiso 291.983,22Comune di Giarratana 24.071, 22Comune di Ispica 148.662,70Comune di Modica 462.310,29Comune di Monterosso Almo 26.008.80Comune di Pozzallo 167.845,47Comune di Ragusa 538.631,11Comune di Santa Croce Camerina 104.377,11Comune di Scicli 242.825,41Comune di Vittoria 647.352,74.

Ci sono moltissime persone che in questo momento non hanno nemmeno la possibilità di fare la spesa. Si tratta di tutti coloro che vivono di espedienti, ma anche dei titolari di piccole attività commerciali che sono rimaste chiuse, come negozi, bar o ristoranti. A queste categorie di persone si devono dare risposte immediate e concrete proprio come queste, perché la priorità è proprio quella che abbiano la possibilità di acquistare i generi alimentari per se stessi e le proprie famiglie. I sindaci, attraverso le proprie reti di servizi sociali e la propria conoscenza del territorio, possono dunque disporre di queste somme per agevolare e limitare questo tipo di situazioni di sofferenza. Questo contributo era indispensabile per dare ulteriore liquidità ai Comuni e consentire di fare la spesa ai tanti cittadini rimasti privi di un lavoro, vittime economiche delle tante attività commerciali e produttive costrette a chiudere temporaneamente. Non si tratta certamente della soluzione a tutti i mali, ma di un primo aiuto materiale, non l’unico né l’ultimo, da parte del governo centrale. Siamo certi che il premier Conte saprà provvedere con attenzione a ogni necessità.

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