Una legge di poche righe da calendarizzare immediatamente all’Ars per consentire alle categorie commerciali in difetto col durc, a causa della crisi, di avere accesso al credito e stop ad alcune tasse comunali. E’ questa la nostra ricetta per cercare di dare una mano alle categoria maggiormente fiaccate dall’emergenza Covid. Tra queste ci sono sicuramente i ristoratori, che abbiamo incontrato in più occasioni durante queste settimane.
Abbiamo raccolto il grido di dolore dei ristoratori, una delle categorie commerciali più colpite dagli effetti del lockdown. Per molti di loro, come per tante altre categorie, è superare l’ostacolo durc, il documento di regolarità contributiva, che in molti hanno negativo a causa della crisi che li ha messi in ginocchio e che pertanto non gli consente di accedere al credito. Stiamo pensando a un ddl di poche righe, da calendarizzare immediatamente all’Ars, che consenta all’Irfis di concedere i prestiti basandosi su quello dell’anno precedente. A seguire cercheremo di far varare un piano che, agendo sul sistema delle imposte comunali, garantisca un ristoro dalla pressione fiscale che subiscono i commercianti. Una strada che sollecitiamo di percorrere ai sindaci di tutti i Comuni.
Nonostante la cassa integrazione e i ristori, che preferisco definire risarcimenti, già messi in campo dal governo nazionale, le difficoltà economiche per i ristoratori e tante altre categorie sono ancora effettive. Bisogna tutelare posti di lavoro, risparmi ed evitare anche il rischio che gli imprenditori in difficoltà diventino prede per la criminalità organizzata che, tramite il fenomeno dell’usura, cerca di sostituirsi alla linea del credito legale. Le istituzioni hanno il dovere di interagire e intervenire a tutti i livelli per dare risposte ai cittadini e agli imprenditori più vessati dalla pandemia.