Oggi abbiamo effettuato, con una delegazione del Movimento 5 Stelle composta da me, Francesco Cappello Marialucia Lorefice e i consiglieri comunali del territorio, un sopralluogo istituzionale in alcuni nosocomi iblei. La visita si è mossa dall’ospedale Guzzardi di Vittoria per poi spostarsi al Regina Margherita di Comiso, al nuovo ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, al Maggiore di Modica e al suo nuovo pronto soccorso. Ad accoglierci nei vari ospedali sono stati: a Vittoria il direttore sanitario degli ospedali di Comiso e Vittoria dott. Giuseppe Drago; a Comiso il dott. Giovanni Di Natale dirigente medico di direzione sanitaria degli ospedali riuniti di Comiso e Vittoria; a Ragusa il direttore sanitario degli ospedali di Ragusa dott. Pasquale Granata; a Modica il direttore sanitario degli ospedali di Modica e Scicli dott. Pietro Bonomo.
Ho fortemente voluto questo sopralluogo all’interno della rete ospedaliera iblea, coinvolgendo a tal scopo i colleghi parlamentari, per ricevere indicazioni concrete da parte degli operatori e dei pazienti e sottoporli all’attenzione sia dell’Ars che dei dirigenti locali. Una visita irrinunciabile per verificare e monitorare lo stato reale, strutturale ed organizzativo, di tutti i nostri ospedali ed avviare un confronto serrato con gli attuali direttori dei nosocomi stessi, soprattutto alla luce delle vicende delle ultime settimane. Tutto ciò alla preziosa presenza dei nostri consiglieri comunali, portavoce del territorio, che ci hanno accompagnato e sostenuto con informazioni e indicazioni specifiche durante l’intera giornata.
Gli altri presidi della nostra provincia contiamo di visitarli in un prossimo futuro. Siamo partiti da Vittoria dove le criticità maggiori sono legate soprattutto agli accessi al Pronto Soccorso. Il manager Ficarra ci ha assicurato che presto verrà previsto l’ampliamento del pronto soccorso grazie ad un progetto finanziato con fondi europei pari a 1 milione e 800 mila euro. A questa cifra, secondo quanto affermato da Ficarra, sono stati aggiunti altri fondi dell’Asp. Il risultato è una cifra che si aggira intorno ai due milioni e mezzo di euro per l’ottimizzazione del pronto soccorso.
Molte le criticità riscontrate al Regina Margherita di Comiso come le difficili condizioni di un edificio immenso ad oggi purtroppo inutilizzato in molte sue parti, la struttura inoltre presenta delle problematiche strutturali, umidità in vari reparti e crepe sui muri. A disposizione ci sarebbero circa 8 milioni di euro da destinare all’adeguamento antisismico. Pur con le criticità rilevate, ci siamo trovati di fronte ad un ospedale con delle potenzialità enormi che potrebbe davvero diventare un’eccellenza per la riabilitazione, un poliambulatorio o che potrebbe essere utilizzato molto più proficuamente per eliminare tutti quei fitti di cui l’Asp attualmente ha necessità per evitare tanti di quei servizi che in questi anni sono stati stranamente esternalizzati e, quindi, diventare anche un centro operativo per tutto il territorio ibleo, insomma un presidio territoriale davvero importante.
A Ragusa abbiamo avuto modo di visitare il nuovo ospedale che ha già molto fatto parlare di sé durante il primo trasferimento. Sicuramente questa volta non sarà lo stesso, lo speriamo. Il Civile sarà trasferito entro la prossima settimana secondo quanto detto dal dott. Granata. Siamo certi che il cronoprogramma questa volta sia stato studiato alla perfezione e in ogni caso saremo vigili. L’ospedale è una ricchezza, ma lo diventa davvero se funziona e se tutti i trasferimenti saranno fatti scientemente e in sicurezza. Noi saremo vigili perché i ragusani hanno troppo atteso e troppo pagato. A Modica, invece, abbiamo riscontrato una carenza di personale medico e sanitario, di ausiliari, che non riescono a far fronte alle richieste del territorio. Anche nel nuovo pronto soccorso il personale non è numericamente adeguato. Molti i pensionamenti che non vedono sostituzione cui si aggiunge la carenza di personale infermieristico. A tutto questo bisogna far fronte se vogliamo convergere su un unico obiettivo che è quello dell’efficienza sanitaria.