Musumeci voleva pieni poteri? Li ha avuti, con la complicità di un Parlamento che si è spogliato delle proprie prerogative per consegnare le sorti dei siciliani nelle mani di un uomo solo al comando. Da ieri abbiamo la prima monarchia regionale al mondo. Che Dio ce la mandi buona.
La legge sulla semplificazione burocratica è stata approvata ieri, l’abbiamo vista nascere e mutare pericolosamente, fin dalle prime discussioni in commissione Affari Istituzionali, fino a creare una sorta di mostro.
Musumeci, ormai sempre più asserragliato nel suo rifugio dorato di Palazzo d’Orleans è riuscito a superare le più immaginifiche fantasie giuridiche, facendo approvare alla sua maggioranza un articolo che di fatto dà al presidente della Regione poteri di deroga a qualsiasi legge regionale in caso di emergenza che lui stesso può dichiarare. Peccato che in Sicilia l’emergenza sia praticamente la normalità e che i pieni poteri potrebbero scattare su tutto e in qualsiasi momento. Del resto Musumeci ha più volte esternato, e in maniera plateale, la sua insofferenza verso il Parlamento, dove si fa vedere sempre più di rado. Ora, sventolando il vessillo dell’emergenza, potrà farne a meno quando più gli aggrada.
Ieri , se a qualcuno fosse sfuggito è successa una cosa gravissima, con parte del Parlamento che ha contribuito a scrivere una delle pagine peggiori della propria storia. Incrociamo le dita per il futuro, specie se a gestire le emergenze saranno presidenti, come Musumeci , del tutto inadeguati a gestire perfino l’ordinaria amministrazione.