L’appello ai sindaci: Uno spreco perdere queste risorse, serve adeguarsi presto alla legge. Sono 150 i comuni inadempienti al 100%”.
Un’opportunità persa per i comuni che risultano sanzionati dall’Assessorato Enti locali per non aver speso o attestato le somme del bilancio partecipato del 2017. Nel 2014, con la legge n.5, fu introdotto lo strumento della democrazia partecipata, grazie al quale il 2% dei fondi trasferiti dalla Regione ai Comuni, doveva essere destinato a progetti ed iniziative provenienti da cittadini ed associazioni. La proposta del gruppo parlamentare regionale del M5S mira a coinvolgere attivamente e concretamente i cittadini nelle scelte che riguardano le loro comunità.
È da anni che monitoriamo come i comuni spendono questi fondi e la situazione è peggiorata, mi unisco all’appello fatto già ieri dalla collega Gianina Ciancio, visto che la sanzione del 2016 si fermava a 1,8 milioni, mentre adesso ha superato la soglia dei 2 milioni. Il Dipartimento regionale delle Autonomie locali, con il decreto dirigenziale n.435 del 16 ottobre 2019, al quale si sono succeduti altri quattro provvedimenti di rettifica e aggiornamento, ha diramato l’elenco dei comuni siciliani inadempienti totalmente o parzialmente sulla spesa dei fondi della democrazia partecipata per l’anno 2017. Quelli che risultano sanzionati al 100% sono 153 di essi. Le cause possono essere due: La mancata o parziale spesa o la mancata attestazione dell’eventuale avvenuta spesa di tali fondi.
La provincia di Ragusa maglia nera rispetto ai fondi che i Comuni siciliani dovranno restituire alla Regione e che avevano già ricevuto per la democrazia partecipata per il 2017. Solo Ragusa e Giarratana sono riusciti ad utilizzare i fondi per intero. Ma ci sono comuni, come Vittoria e Modica, che invece si vedranno costretti a restituire somme che sarebbero state certamente importanti per progetti sociali, educativi, culturali, inclusivi. Queste, in particolare, le somme, che dovranno essere restituite dai vari comuni: Acate 10.377, Chiaramonte Gulfi 11.432, Comiso 19.379, Ispica 14.144, Modica 42.671, Monterosso 4.060, Pozzallo 20.772, Santa Croce Camerina 12.433, Scicli 24.066, Vittoria 47.487. Invitiamo gli amministratori locali che effettivamente hanno speso tali fondi ad attivarsi per attestarne l’utilizzo secondo quanto previsto dalle legge regionale 5 del 2014, ricordando loro che nel 2019 abbiamo fatto approvare una modifica sostanziale alla legge, secondo la quale adesso è obbligatorio dotarsi di un regolamento comunale che dia ancora più voce ai cittadini, lasciando a loro la possibilità di scelta dei progetti e non alla discrezionalità di dirigenti e politici locali, come avveniva fino al 2018. Se servono chiarimenti o aggiustamenti, siamo disponibili ad incontrare le amministrazioni, coinvolgendo l’assessorato regionale competente, per realizzare in maniera corretta quella che riteniamo una importante innovazione nel panorama normativo non solo siciliano, ma nazionale, oltre che un bellissimo esempio di democrazia realmente partecipata.