Coronavirus: il settore florovivaistico è al collasso, la Regione dichiari subito lo stato di emergenza

23 Mar 2020

È arrivata la primavera, la stagione dei fiori per eccellenza, ma tra i settori più colpiti, a livello economico per il nostro territorio, derivanti dall’emergenza Covid-19, c’è senz’altro anche quello relativo al settore florovivaistico. Stiamo difatti assistendo ad un crollo totale di questo mercato, con numeri che si avvicinano al 100%, sia a causa del complessivo azzeramento degli eventi di carattere sociale che della chiusura dei mercati ambulanti rionali e, non per ultimo, anche delle numerose disdette provenienti dal mercato estero.

Faccio mio l’appello di numerose associazioni di categoria, tra le quali Confagricoltura Ragusa e il coordinamento di Agrinsieme, formato a sua volta da Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che hanno richiesto come indispensabile un intervento immediato e mirato da parte del governo regionale per sostenere l’intero comparto, ho presentato come prima firmataria un’interpellanza al presidente della Regione, Nello Musumeci, e agli assessori competenti.

Secondo le associazioni di categoria saltare la stagione primaverile significherebbe perdere il 60% circa dei ricavi annuali dell’intero sistema florovivaistico, con perdite che potrebbero arrivare addirittura al 100% per i produttori che si dedicano a prodotti esclusivamente primaverili. Il brusco arresto della programmazione agricola, già avviata per supportare le ricorrenze primaverili, la festa di San Giuseppe e gli eventi della Settimana Santa ad esempio, ha comportato che le serre da fiore reciso, da piante fiorite ed ornamentali e i vivai con la produzione hobbistica, siano oramai saturi di prodotto invenduto e, quindi, destinato esclusivamente al macero. E’ evidente che fiori e piante in questo momento non possano essere considerati beni di prima necessità, tuttavia lo sono per i produttori, che hanno già investito per produrre e mettere a disposizione del mercato un prodotto di prima qualità. Chiediamo dunque alla Regione che adotti, per quanto di competenza, tutte le misure possibili a sostegno del comparto, anche dichiarando lo stato di calamità, affinché si possa consentire agli operatori del settore di beneficiare di moratorie su mutui, finanziamenti e pagamenti per le aziende, cassa integrazione per i lavoratori in deroga alle attuali regole, rinvio del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte, sostegno al reddito per i soci produttori delle cooperative.

Chiediamo inoltre di garantire lo sblocco dei pagamenti dei contributi per le aziende florovivaistiche in graduatoria di PIF e PSR che hanno già sostenuto gli investimenti e, al termine del periodo di emergenza, portare avanti un’ampia campagna di sensibilizzazione della popolazione. E’ il momento in cui anche la Regione Siciliana, come sta facendo il governo nazionale, destini risorse importanti a sostegno dell’imprenditoria tutta, senza tergiversare e senza perdere un solo momento. Solo così, tutti insieme, potremo programmare un’uscita meno pesante da questa crisi senza precedenti.

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