Bilancio previsione e Legge stabilità: Musumeci non ha ancora trasmesso i documento per approvazione

04 Apr 2022

“Siamo arrivati al 4 aprile e ancora il Governo Musumeci non ha trasmesso all’Ars i documenti contabili necessari per approvare il bilancio di previsione e la nuova legge di stabilità regionale. E intanto l’esercizio provvisorio sta per scadere. Una vergogna senza fine, con i siciliani presi a schiaffi in pieno volto fino all’ultimo”. Lo dice la deputata regionale del M5s di Ragusa, Stefania Campo, a proposito degli importanti passaggi legislativi che devono essere compiuti e che si rendono fondamentali per programmare l’attività. “L’esercizio provvisorio approvato dal Governo regionale lo scorso gennaio, anche questo in parte impugnato dallo Stato per l’incostituzionalità di alcune previsioni (è la 38° legge regionale impugnata durante la legislatura Musumeci) – dice Campo – autorizza la Regione a spendere ogni mese un dodicesimo del budget annuale, per quattro mesi, fino alla fine di aprile dunque. Si tratta di una misura nata per evitare la paralisi contabile, che, nonostante la promessa fatta in campagna elettorale nel 2017 (“mai più esercizio provvisorio!”), la coppia Musumeci/Armao ha utilizzato cinque volte su cinque. Mai infatti durante questa legislatura questo Governo dell’improvvisazione è riuscito ad approvare un bilancio entro il 31 dicembre, com’è naturale che sia in una Regione capace di una programmazione di spesa seria ed efficiente. E nonostante lo stesso Armao, durante la discussione sull’approvazione dell’ultimo esercizio provvisorio, si sia lasciato scappare più volte che quattro mesi sarebbero stati ben più che sufficienti, ancora si naviga a vista, con il rischio che si arrivi alla scadenza del 30 aprile senza il nuovo bilancio della Regione. Probabile, se si pensa che i documenti contabili vanno prima esaminati ed emendati dalle commissioni di merito, poi dalla commissione Bilancio e infine dall’Aula. Un rischio che Musumeci non avrebbe dovuto minimamente correre, dal momento che già la spesa in dodicesimi penalizza non poco i dipendenti della Regione e degli enti collegati: penso ai lavoratori dei Consorzi di bonifica in primis, limita la capacità di erogare quei contributi e tutti quegli aiuti stanziati già da tempo per i tantissimi operatori economici penalizzati dalla crisi economica dovuta alla pandemia, per non parlare poi dei molti capitoli di bilancio, congelati in attesa della legge di stabilità. Tra questi, restano bloccate tutte le risorse destinate alla campagna antincendio 2022, come il rinnovo della convenzione con i Vigili del Fuoco, oppure quelle destinate al contrasto del dissesto idrogeologico e dell’erosione costiera, o ancora tutte le risorse destinate ai Comuni, ai Liberi Consorzi e alle Città Metropolitane, sia per le nuove assunzioni sia per garantirne il funzionamento. Ma non posso non pensare alle risorse per tutti i lavoratori precari della Regione, per quelli dello spettacolo, per gli stagionali dell’area turistico-alberghiera. E non dimentichiamo i fondi destinati alla disabilità e alla non autosufficienza, nonché quelli destinati all’assistenza igienico-personale nelle scuole. E poi i fondi annuali per il Trasporto Pubblico Locale, per i tassisti e per i NCC, tutte risorse in attesa del nuovo documento programmatico-contabile. Musumeci va in giro a raccontare successi in serie e pubblicizza in TV con i soldi dei contribuenti una Sicilia opulenta che non esiste, mentre la realtà è che quel che resta della sua maggioranza non riesce nemmeno a fare squadra per portare a casa una Finanziaria che la Sicilia attende con ansia, con gli interessi personali e le dinamiche preelettorali che ancora una volta hanno la meglio sugli interessi collettivi”.

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