23
Lug
2019
Soddisfazione per i risultati raggiunti ma anche la consapevolezza di non poter abbassare il livello di attenzione che potrebbero far nuovamente precipitare la Siracusa-Gela in cima alle incompiute. Insieme a Stefano Zito e ai colleghi parlamentari del Movimetno 5 Stelle Paolo Ficara e Pino Pisani abbiamo seguito la visita ai cantieri dei lotti 6 e 7 dell’autostrada che, faticosamente, sta allungandosi nel ragusano. Un incontro senza dubbio utile per recuperare quel gap di attenzioni ormai trentennale verso un territorio ed un’opera che, non ci stancheremo di ripeterlo, è strategica.
C’è ottimismo da parte del governo regionale su cronoprogramma ed avanzamento lavori. Bene, siamo contenti dei progressi importanti. Continueremo a vigilare e pressare la Regione, così come abbiamo fatto in queste settimane. Un mese fa abbiamo parlato con le aziende impegnate nei cantieri raccogliendo indicazioni che abbiamo trasformato in operatività. Ad esempio, con richiesta di audizioni in commissione ARS e interrogazioni al Ministero alle Infrastrutture. Oggi apprendiamo favorevolmente della ripresa della produzione dei conci per completare il viadotto attualmente interrotto. Proprio la scorsa settimana, il Ministero ha fatto sentire il suo fiato sul collo del Cas in merito alle inadempienze relative alla Siracusa-Gela, purtroppo ancora presenti.
Accogliamo con favore la conferma del pagamento ditte del territorio secondo accordo transattivo con cui si è rimessa in moto una macchina farraginosa. Adesso stiamo valutando, con i ministeri competenti, se la norma salva-opere possa essere applicata anche a chi ha già firmato un accordo. Stiamo lavorando ad un emendamento in Regione per prevedere una identica norma anche a valere sugli appalti siciliani.
Continueremo a vigilare sulla Regione ed operare fattivamente affinché si porti a termine questa opera strategica per il sud-est, che conferma una innegabile attenzione del Governo come comprova il lavoro sulla Ragusa-Catania. Lo stesso ministro Toninelli, oggi in Sicilia, ha confermato che anche quella arteria si farà e bene, dopo aver ereditato una situazione quanto meno complessa. Bene la strategia del ministro: “no al ponte, si a tante opere diffuse. Di certo c’è che abbiamo sbloccato cantieri ed altri li abbiamo accelerati”.