Non è piaciuta nè a me nè al gruppo consiliare al Comune di Ragusa l’ipotesi avanzata dall’assessore regionale delle Infrastrutture, Marco Falcone, per una realizzazione parziale del progetto di raddoppio della Ragusa – Catania. L’idea avanzata, della realizzazione di un lotto che andrebbe da Vizzini a Catania, usufruendo dei fondi già stanziati, con l’aggiunta di circa 50 milioni che metterebbe la Regione, è semplicemente paradossale se si pensa che si andrebbe a coprire il territorio della provincia etnea, escludendo di fatto quello della provincia di Ragusa.
Marco Falcone l’altro ieri ha dichiarato che qualora il progetto del governo nazionale non dovesse andare in porto, la Regione sarebbe pronta a realizzare con propri fondi esclusivamente il tratto Catania-Vizzini. Delle due l’una: o Marco Falcone si è declassato improvvisamente in assessore di una rediviva provincia di Catania oppure si prepara alla sua prossima campagna elettorale nel collegio dove è stato eletto deputato. Oppure ancora, ed è l’ipotesi più vicina alla realtà, ‘ha fatto la battuta’. D’altronde Marco Falcone è persona simpatica e gioviale, non ci sarebbe nulla di che stupirsi. Ho provato più volte a tranquillizzarlo sulle intenzioni del governo nazionale: il progetto va avanti e fra il 10 e il 19 dicembre avremo le ultime certezze. Il viceministro Cancelleri, oltretutto, lo ha detto chiaro a Ragusa il 23 novembre scorso: strada pubblica, senza pedaggio e fondi sicuri grazie ad una norma nazionale. Se lavoriamo tutti uniti, il 19 avremo un bel regalo per l’intera Sicilia Sud-orientale, non solo per i catanesi.
“Non è possibile accettare soluzioni al ribasso – aggiungono i nostri consiglieri comunali – né che sia privilegiata solo una parte di territorio, per un’opera che, secondo gli esponenti del governo nazionale, è comunque da realizzare in toto. Piuttosto, l’assessore regionale che, al tavolo, non ha fatto eccezioni mentre, successivamente, con i giornalisti, è stato prodigo di distinguo e di rilievi, ci dica se la Regione può mantenere le promesse economiche avanzate e se è disponibile alle soluzioni prospettate dal viceministro Cancelleri. Ci aspettiamo che la deputazione regionale tutta esiga chiarezza sulle dichiarazioni dell’assessore regionale, palesemente a favore del territorio etneo, sulla scia delle attenzioni che questo governo Musumeci riserva ai territori di appartenenza”.