Decine di depuratori non funzionano in Sicilia. A Scoglitti il depuratore manca del tutto nonostante i fondi stanziati dal CIPE nel 2012

07 Lug 2018

In merito all’emergenza idrica e igienico-sanitaria che si è verificata in considerazione della grande mole di villeggianti e residenti che in queste settimane si sono riversate nella frazione balneare ipparina avanzeremo una richiesta di accesso agli atti all’Asp per chiarire l’esatta natura dell’inquinamento della rete idrica comunale che ha costretto il sindaco di Vittoria Giovanni Moscato ad emettere l’ordinanza con la quale viene disposto il divieto, in una vasta area urbana di Scoglitti, di utilizzo per uso potabile dell’acqua distribuita alle utenze e alle residenze private.

Ogni estate quello dell’approvvigionamento idrico è un problema che si ripete a seguito dell’aumento esponenziale della popolazione residente ed è sempre un disastro. Quest’anno ancora di più perché le acque idriche, e potabili, sono state contaminate da acque fognarie a causa di una nuova perdita e questo ha costretto il sindaco di Vittoria ad emettere un’urgentissima ordinanza. A tal proposito proprio un paio di settimane fa in Commissione Ambiente all’Assemblea Regionale Siciliana, abbiamo discusso la vicenda riguardante i depuratori, alla presenza del commissario straordinario unico per la depurazione Enrico Rolle, ed è emersa tutta la drammaticità della situazione siciliana con circa una quarantina di Comuni (piccoli e grandi) responsabili ed oggetto di infrazione comunitaria. A Scoglitti, in particolare, nonostante il Cipe abbia concesso nell’aprile del 2012 ben due finanziamenti al Comune (ed un altro di 872 mila euro per il depuratore di Vittoria) di 2,9 milioni per il completamento della rete fognaria e di ben 5,8 milioni per la realizzazione dell’impianto di depurazione non si è riusciti ancora a districare la matassa burocratico-amministrativa che si è venuta a creare a causa di una gestione scellerata da parte dei commissari ad acta nominati, negli anni, a livello regionale e nazionale. Ci sono difatti ben due progetti, in un certo qual senso “accavallati”: un primo progetto che sembrava funzionale alla realtà della frazione balneare ipparina che è stato revocato dai commissari e, paradossalmente, un secondo, promosso dagli stessi, che invece non prevede altro che rilanciare i reflui da Scoglitti al depuratore di Vittoria.

Dal momento che il governo regionale è dello stesso schieramento politico del sindaco in carica, l’amministrazione di Vittoria avrebbe dovuto già ottenere risposte e soluzioni immediate per la realizzazione delle opere di depurazione e di condotta fognaria, visto che nulla ha mai funzionato in maniera normale. In campagna elettorale andavano sbandierando il fatto che se avesse vinto Musumeci questa matassa del depuratore sarebbe stata risolta, invece adesso siamo punto ed a capo, quindi che si muovano il prima possibile, i disagi sono incredibili ed ogni anno si ripete sempre la stessa storia. In verità sappiamo che la responsabilità di tutto questo è degli amministratori (passati e presenti) che non hanno conoscenza del territorio e che non hanno individuato soluzioni adatte sull’ubicazione del depuratore stesso. Certamente la futura struttura non può nascere dove attualmente c’è l’impianto di pretrattamento dei liquami di fogna nel centro di Scoglitti. Saremmo al paradosso.

Esortiamo l’Arpa a fare tutti i controlli del caso lungo le spiagge, nell’interesse della salute pubblica dei cittadini e dei tanti turisti che affollano la frazione in queste settimane.

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