Dopo avere fatto tutte le verifiche del caso a seguito dell’improvvisa chiusura del reparto del nosocomio modicano comprendiamo che la scelta del manager dell’Asp 7 di Ragusa Angelo Aliquò, che ha chiuso il reparto di Chirurgia del Maggiore, era inevitabile. Una scelta che comprendiamo ma che deve spingerci tutti in un’unica direzione: quella di considerare seriamente il sottodimensionamento del personale medico nei reparti ospedalieri e di andare verso una stagione di assunzioni dove l’unico comune denominatore deve essere la competenza. Il corto circuito si è verificato anche per la prematura scomparsa del dottor Piero Iemmolo che si è sommata ai tanti turni di ferie, già programmate, che ci sono in queste settimane. Certa stampa prima di fare allarmismo dovrebbe verificare bene i motivi sottesi alle scelte mentre Razza si risparmi l’invio degli ispettori ma si attivi per sbloccare i concorsi. Ci potrebbe essere in questo momento la possibilità di una mobilità di un medico che viene da Catania, possibilità che però al momento viene negata perché non c’è il nulla osta dell’ospedale di provenienza.
Il nostro Consigliere comunale di Modica, Marcello Medica, sottolinea come sia chiaro a tutti che la sanità modicana è al collasso e il depotenziamento del Maggiore di Modica non si arresti. “La Geriatria, infatti – ricorda Medica – è passata da 18 a 10 posti letto, posti indispensabili per il bacino di utenza che il Maggiore copre, visto che anche Noto è stato smantellato. Al Pronto Soccorso con un medico a turno, la gente è esausta e le file sono sempre più lunghe e preoccupanti; tra pochi giorni un altro medico andrà in pensione e non si sa come coprire i turni con un solo medico”.
Insomma, una situazione sempre più preoccupante per l’utenza che continua ad aumentare, per il personale insufficiente e i servizi carenti. Ovviamente le procedure per assumere sono lente, c’è una carenza di personale che è legata a pessime scelte di gestione del passato ma quello che noi possiamo e dobbiamo fare e riuscire, nei tempi più brevi possibili, ad incidere positivamente per dare il via alle nuove assunzioni. Un impulso, in questo senso, può arrivare dal governo nazionale, che ha già eliminato vincoli e sbloccato assunzioni e turn over. Il ministro ha creato le condizioni anche economiche perché le regioni possano tornare ad assumere. Vogliamo vedere chiaro sugli indirizzi attuati dall’assessore Razza perché è palese che alla luce di ciò che sta succedendo, non solo nella provincia iblea, non sembra essere in grado di dare le dovute soluzioni alla sanità siciliana. Insieme al nostro senatore Pino Pisani e alla parlamentare Marialucia Lorefice percorreremo tutte le strade possibili per avere le dovute risposte che finora sono mancate. Non possiamo rimanere immobili di fronte al progressivo depauperamento delle nostre strutture sanitarie. Oggi, il governo regionale ha tutti gli strumenti per avviare concorsi e mettere in atto la mobilità. Solo così potremo garantire il buon funzionamento degli ospedali iblei.