Insieme alle colleghe Gianina Ciancio e Angela Foti questa mattina ho partecipato al vertice a Palazzo degli Elefanti, presieduto dal nostro vice ministro alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, per fare il punto della situazione rispetto alla Ragusa-Catania. Un briefing importante alla luce dell’avvicendamento che c’è stato a livello nazionale dopo la crisi del primo governo Conte.
Nel corso dell’incontro, Giancarlo ha dichiarato che “la Ragusa-Catania si farà certamente e sarà una strada pubblica, cioè a pedaggio zero, gratuita per i cittadini. Le tempistiche le abbatteremo inserendo l’opera nello ‘Sblocca-cantieri’, con un commissariamento straordinario”. Il nostro vice ministro ha ricordato come la strada sia “fondamentale e deve essere consegnata ai siciliani” e ha sottolineato che il suo impegno è “confortato dalla parola del ministro De Micheli e del premier Conte”. Giancarlo ha inoltre apprezzato l’impegno della Regione Siciliana – rappresentata nell’incontro dall’assessore Falcone – che con 217 mln di euro parteciperà alla realizzazione dell’opera.
Sulla Ragusa-Catania il risultato importante di oggi è la sinergia tra tutte le istituzioni. L’obiettivo rimane quello di portare a compimento l’opera nel più breve tempo possibile e nonostante non ci sia un cronoprogramma dettagliato, sono stati scanditi dei tempi tecnici importantissimi. Penso che dopo decenni in cui si parla di quest’opera e dal 2006 a oggi, quando è stato firmato l’accordo con la ditta appaltante, la Sarc, non si era mai concretizzata tanto come ora la realizzazione dell’opera.
L’accordo per far subentrare Anas a Sarc verrà definito nelle prime settimane di novembre anche a livello economico e il Cipe si dovrà pronunciare definitivamente, pertanto, sulla sostenibilità economica dell’opera. Anas acquisterà il progetto definitivo di Sarc e occorreranno solo sei mesi per acquisire le autorizzazioni che ancora mancano. Infine, si procederà velocemente per mettere a bando l’intera opera. Un bando integrato, che prevederà sia un progetto esecutivo che la vera e propria realizzazione dell’opera, suddivisa in otto lotti. Il ministero ha proposto di realizzare l’opera interamente pubblica, senza pedaggio. Sarà inserita nello ‘Sblocca-cantieri’ e questo è già un grandissimo successo. La prospettiva di avere un’infrastruttura realmente pubblica e a costo zero, quindi senza gli alti costi di pedaggio che si temevano, ci connetterà veramente con il resto d’Italia.