La Sicilia di Giovanni Verga, Salvatore Quasimodo e di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, di Luigi Pirandello e Gesualdo Bufalino, di Leonardo Sciascia e Luigi Capuana, ma anche quella di Giuseppina Torregrossa, Dacia Maraini e Andrea Camilleri. L’isola alla quale si resta “ancorati”, come fa l’ostrica col suo scoglio, e dove con i suoi paradossi “cambia tutto, per non cambiare niente”. È a loro che ho deciso di dedicare un disegno di legge. Partendo dalla positiva e precedente esperienza della c.d. “ Strada degli scrittori” presso la strada statale 640 che collega Porto Empedocle con Agrigento, il disegno di legge si intitola ‘Le strade degli Scrittori’, si compone di 11 articoli e punta ad ampliare il percorso precedente, coniugando storia e memoria, cultura e turismo, attraverso la creazione di itinerari che si intrecciano con le vite degli autori che hanno segnato la storia della letteratura italiana dell’ 900 e contemporanea. Il ddl, che prevede il riconoscimento delle strade degli Scrittori, intende promuovere percorsi culturali, narrativi, turistici, enogastronomici nelle case natali e nei luoghi d’infanzia e di vita degli autori siciliani, con l’istituzione di un comitato promotore, che coinvolga enti locali, liberi consorzi, associazioni e camere di commercio.
La strada è un happening di eventi dove tutto si muove e cambia a diverse velocità. Durante la mia attività politica spesso mi sono occupata di strade e infrastrutture e di mobilità alternativa e sostenibile. Non poteva mancare un’attenzione particolare alle “strade” in senso metaforico e non: sono le strade degli scrittori siciliani, nelle quali la storia ha incrociato la vita di chi ha scritto le pagine più belle della Sicilia. Attraverso la loro istituzione nell’Isola sarà possibile visitare case museo o luoghi in cui hanno vissuto, entrare nei bar che frequentavano e magari assaporare un dolce che ha ispirato alcuni romanzi. E ancora visitare una piazza o ammirare uno scorcio e un paesaggio, che li ha ispirati. Luoghi conosciuti in tutto il mondo e immortalati in libri, che hanno emozionato grandi registi e fatto la storia del cinema. Sono strade ‘diverse’ a lenta percorrenza, da valorizzare e far conoscere, in cui non sono presenti raddoppi di corsie o rotatorie ma solo una segnaletica per conservare la memoria e restituirla alla collettività e dove sarà possibile soffermarsi a leggere i versi che li hanno resi e li rendono immensi ed eterni.