Sabir Donnalucata: Vicenda dai tratti tragicomici

03 Mag 2021

La vicenda legata al nascente stabilimento balneare “Sabir” sulla spiaggia di Ponente, a Donnalucata, ha assunto tratti tragicomici nella loro assurdità.

Insieme alla Consigliera comunale di Scicli Concetta Morana, pur non entrando nel merito del caso, riteniamo d’obbligo una valutazione di natura politica. Si è creata una tale confusione a livello burocratico che nulla o poco si riesce a capire leggendo fra i documenti in nostro possesso. Autorizzazioni e pareri rilasciati da una miriade di Enti che lavorano a compartimenti stagni. Confidiamo che il Comune di Scicli e la Sovrintendenza si costituiscano per l’udienza al TAR che si terrà il 26 maggio prossimo. I due Enti hanno enormi responsabilità sulla tutela ambientale e hanno il dovere di propugnarla presso le sedi opportune ed hanno anche il dovere di appurare la regolarità dell’agire amministrativo.

Non si discute la legittimità dell’imprenditore nel fare impresa ma la tutela e la valorizzazione del territorio non passano, di certo, attraverso queste forme di investimento in luoghi non idonei. La spiaggia di ponente a Donnalucata è un bellissimo scorcio di natura già minacciato dalla presenza di uno scalo d’alaggio realizzato in maniera discutibile tant’è che, ad oggi, è inutilizzabile. Proprio a causa della presenza dello scalo d’alaggio metà della spiaggia di ponente non è balneabile così come decretato ogni anno dall’assessorato regionale alla salute. Non si possono demandare sempre e solo alla giustizia decisioni che devono obbligatoriamente, e con scelte anche impopolari, prendere le Istituzioni preposte. Invitiamo l’ARTA a fare da cabina di regia convocando una conferenza di servizi che riunisca in un unico percorso tutti i rivoli che si sono diramati durante una procedura amministrativa durata nove anni. Non può e non deve rimanere inascoltata la voce di privati cittadini e associazioni locali coordinate da Legambiente che domenica 2 maggio hanno manifestato sulla spiaggia di ponente in difesa dell’ambiente chiedendo chiarezza alle istituzioni.

 

Ufficio stampa Stefania Campo, Michele Farinaccio

Area degli allegati

RispondiInoltra

Articoli correlati