Una giornalista avrebbe scoperto, in seguito ad un sinistro, che un mezzo dell’azienda pubblica sarebbe stato privo di copertura Rca. Verificheremo se vero e, in quel caso se si tratti di un episodio isolato. Chi viaggia su mezzi pubblici deve essere sicuro di essere garantito nel migliore dei modi possibili.
È accaduto a Viviana Sammito, notissima giornalista di Video Mediterraneo, di essere incidentata da un un pullman dell’Ast, carico di pendolari e, a quanto pare, di scoprirlo senza assicurazione al seguito.
Cose che capitano fra automezzi di proprietà di semplici cittadini, si dirà. Tante sono le volte, difatti, che si scopre che ci sono auto senza assicurazione, e chi ci incappa ha sempre le sue brutte gatte da pelare.
Ma stavolta si tratta, così sembrerebbe, di un autobus di linea dell’Azienda Siciliana Trasporti, ovvero l’azienda pubblica della Regione, mica di una ditta qualsiasi.
Fortunatamente la nostra #Viviana non si è lasciata disorientare dalle cattive maniere ed è andata avanti fino al recupero della cifra del danno, risarcita solo grazie all’intervento del Fondo vittime della strada, in quanto il mezzo che ha impattato con la sua autovettura, sarebbe risultato sprovvisto di assicurazione. Ha anche scritto una lettera al vice ministro ai Trasporti, Giancarlo Cancelleri, per denunciare la vicenda, e al presidente della Regione, Nello Musumeci, per avere spiegazione e segnalare pubblicamente l’assurdità della questione.
Sulla vicenda va fatta chiarezza, per questo chiederemo la convocazione dei vertici dell’azienda e dell’assessore Falcone in commissione all’Ars. Non vorremmo che l’episodio, se confermato, non fosse nemmeno isolato. Chi viaggia su mezzi pubblici deve essere sicuro di essere garantito nel migliore dei modi possibili. Sulla vicenda siamo determinati ad andare a fondo. Per farlo chiederemo le carte che accertino la copertura assicurativa dei mezzi Ast negli ultimi anni. Nell’attesa siamo curiosi di capire cosa ci risponderanno l’assessore Falcone e i vertici dell’azienda. Casi del genere non devono più ripetersi e, se dovessero ripetersi, vorrà dire che chi è a conoscenza di queste irregolarità dovrà assumersene le responsabilità personalmente.