Organo Serassi Ragusa Ibla. Si risolvano gli intoppi che stanno bloccando i lavori di restauro

25 Mag 2018

L’Organum Maximum del Duomo di Ragusa Ibla, realizzato dalla storica Regia Fabbrica Serassi, è “il protagonista” dell’interrogazione​​ che ho presentato all’Assemblea Regionale Siciliana​.​ ​L’atto ​parlamentare chiede di dirimere gli intoppi burocratici che stanno bloccando i lavori​ ​di restauro e conservazione​​, ​oramai considerati indifferibili, e di trasferire finalmente le somme del finanziamento regionale che ​addirittura si​ stanno​​ rischiando di perdere​.

Dopo aver scritto alla Segreteria Generale della Presidenza della Regione ​e al Dirigente Salvatore Buscemi ​del Servizio 3​°​ Economico-Finanziario​, sono a conoscenza ​​del fatto che ​alcune ​problematiche, esclusivamente procedurali, avrebbero causato l’avvio della ​revoca del​ finanziamento. Altresì avendo avuto accesso allo scambio di note tra​ gli Uffici Regionali ​e la Soprintendenza di Ragusa,​ ho ​potuto anche apprendere che quest’ultima ha presentato​ un ​nuovo progetto, rimodulato, per il cofinanziamento dell’opera​ stessa​​.

​Chiedo di ​essere ​aggiornata sull’attuale​ situazione dell’iter​, ​portato ​​avanti nel corso di quest​i ultimi ​anni​, chiaramente con l’auspicio che si possa finalmente uscire dallo stallo​, anche ​grazie alla buona volontà e all’attenzione, che​ ​mai ​sono ​venut​e​ meno, ​da parte degli Enti preposti.

Stiamo parlando di un​ vero ​​e proprio “monumento nazionale” ​della musica, di ​straordinario ​pregio e valore, unico nel suo genere, che deve essere adeguatamente restaurato e conservato​; u​n ​autentico capolavoro della ditta Serassi, che lo ​costruì ​tra il 1881 e il 1882​; u​no strumento ​musicale, ​a trasmissione integralmente meccanica, con tre tastiere da 61 note ciascuna e pedaliera da 18​, ​per un totale di 3368 canne.​ ​Ma ciò che​ ​desidererei trasmettere a​i miei concittadini​, ​soprattutto in occasione della presentazione di quest’ultima interrogazione parlamentare, è che dall’attenzione verso questi tesori​, ​più o meno nascosti​, ​della città ​di Ragusa ​e d​i tutta la ​nostra provincia​, ​passa la ​concreta ​promozione ​​del turismo​ e, quindi, ​la salvaguardia del nostro ​rinomatissimo ​patrimonio storico-artistico. Un aumento dei flussi turistici, difatti, va legato indissolubilmente ad una crescita anche culturale del nostro territorio e ad una nuova consapevolezza verso il valore della bellezza e il rispetto della nostra stessa identità.

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