Identità siciliana al presidente della Regione? La classica pezza peggiore del buco

30 Giu 2020

Attribuire l’attività di promozione e valorizzazione delle tradizioni e dell’identità siciliana alla Presidenza della Regione è la classica pezza peggiore del buco. Cambiare il nostro ordinamento per rimediare ad una scelta infelice di Musumeci, senza valutarne gli effetti, è contro ogni principio di buon senso e non contribuisce certo all’efficientamento della macchina amministrativa, anzi…

I componenti M5S della commissione Affari istituzionali dell’Ars, Gianina Ciancio e Salvo Siracusa, dovranno esaminare il disegno di legge che mira a scorporare la delega all’identità siciliana dall’assessorato ai Beni culturali per consegnarla nelle mani del presidente delle Regione. Una legge escamotage per mettere a tacere le grandi polemiche che sono seguite alla nomina del leghista Samonà all’assessorato dei Beni culturali.

Le Leggi si fanno generiche ed astratte e non sulla base degli umori del momento e di ragionamenti estemporanei, legati alle dinamiche politiche di questo o di quel governo. È assurdo pensare di tranciare uno dei bracci di un unico corpo, al solo scopo di dare furbescamente un aiuto ad un governo in difficoltà politica, mediatica e di relazione con i siciliani. È chiaro  lo scopo di togliere le castagne dal fuoco a Musumeci da parte dei nostri colleghi di Attiva Sicilia, che con tempestività si sono fatti trovare al posto giusto nel momento giusto. Poco importa, a noi sta a cuore sottolineare l’irragionevolezza della proposta, che punta a frazionare ciò che fra qualche anno dovrà essere ricomposto, come cocci di un vaso preziosissimo gettato a terra per goffagine.

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