Eliminare dal Piano Regionale dei Rifiuti, che il Governo regionale dovrà rivedere, vista la sua bocciatura a Roma, l’impianto di trattamento e recupero di rifiuti pericolosi, presso il Comune di Scicli in C.da Cuturi. Lo chiediamo, con un’apposita mozione di cui sono prima firmataria, a tutela della salute dei cittadini.
Nella bozza del Piano regionale di Gestione dei Rifiuti, infatti veniva citato l’impianto gestito dalla società A.Ci.F. tra gli impianti aventi come finalità le operazioni di smaltimento riguardanti il trattamento dei rifiuti, ossia di trasformazione per favorirne lo smaltimento definitivo, quali il deposito in discarica e l’incenerimento e destinanti alle operazioni di recupero. Non si può non rilevare in proposito, come la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale – VIA e quella di Autorizzazione Integrata Ambientale – AIA, siano state sottoposte a numerosi ricorsi davanti al giudice amministrativo a causa di evidenti irregolarità nel rilascio delle autorizzazioni, alcuni ancora pendenti. E non possiamo non tenere conto dei gravi pericoli per la salute pubblica connessi all’ampliamento dello stesso, scaturenti soprattutto dal fatto che l’impianto dista in linea d’aria circa 1.800 metri dal centro abitato di Scicli. D’altra parte lo stesso Musumeci, un anno fa, dopo aver incontrato una delegazione del ‘Comitato di Tutela dell’Ambiente, della Salute e del Territorio di Scicli’ alla presenza anche dei parlamentari regionali della provincia di Ragusa, aveva dichiarato di aver bloccato l’iter di ampliamento dell’impianto fino a quando non sarebbe stato approvato il piano regionale dei rifiuti e che comunque il territorio di Scicli non era ritenuto idoneo ad ospitare un impianto di una simile portata, richiesta di annullamento che è tuttora al vaglio degli uffici competenti e sembra giungere ad una vicina definizione. Il Governo regionale estrometta, quindi, l’impianto di c.da Cuturi dalla proposta di Piano Regionale dei Rifiuti, anche in considerazione del fatto che il Piano stesso dovrà essere rivisto dopo le rilevazioni negative del Ministero dell’Ambiente.
La lunga battaglia è portata avanti insieme alla nostra consigliera comunale, Concetta Morana e al M5S di Scicli che ha sempre sostenuto che la piattaforma Acif, nella sua allocazione in contrada Cuturi, non ha motivo di esistere. La piattaforma è un insediamento industriale che tratta anche rifiuti pericolosi e in quanto tale va allocata in una zona idonea, cioè in aree industriali. Chiediamo al governo Musumeci, nella persona dell’assessore Pierobon, che la piattaforma venga definitivamente esclusa dal redigendo Piano Regionale Rifiuti. Non si può accettare l’esistenza di questo tipo di piattaforma a pochi passi dalla città. Scicli è patrimonio Unesco e l’esistenza di questa piattaforma, oltre a minacciare la salute e l’ambiente, minaccia fortemente il riconoscimento storico-culturale ottenuto. Non possiamo e non vogliamo assistere inermi a quanto sta accadendo a livello regionale. Non vogliamo decisioni calate dall’alto. La città ha espresso chiaramente la sua contrarietà e siamo pronti a scendere nuovamente in piazza per ribadire il nostro fermo no.