Il piano dei rifiuti approvato dalla Giunta regionale è una scatola vuota

22 Dic 2018

L’approvazione del piano rifiuti da parte della Giunta regionale rappresenta un documento vuoto, più simile a una dichiarazioni di intenti che a una disciplina organica della materia, capace porre fine all’emergenza rifiuti in Sicilia,.
Ancora una volta assistiamo ad annunci e spot a mezzo stampa del tutto fuorvianti e per l’ennesima volta dobbiamo smentire Musumeci, perché in Sicilia siamo ancora all’anno zero:  la Giunta ha approvato un testo, che se fosse un libro sarebbe in pratica l’appendice. Sarebbe opportuno spiegare,  in base a quali norme è stato redatto: la legge regionale  9 del 2010, alias la riforma Lombardo sui rifiuti, che prevedeva 27 piani di Ambito o la nuova disciplina, approvata solo dalla commissione Ambiente dell’Ars ma non dal Parlamento, che regolamenta in modo diverso la materia e cosa assai più importante che non è ancora una legge regionale?. Capiamo che il clima natalizio si presti ma è presto per brindare, perché l’iter per l’approvazione del Piano dei rifiuti è ancora lungo e il documento dovrà ottenere la Valutazione ambientale strategica,  i pareri delle commissioni di merito, dei comuni e delle Srr. Solo dopo potrà vedere la luce. Ci chiediamo, tra l’assessore Pierobon, il dirigente regionale Cocina e il consulente Angelini, quale sia la figura che deve dare un indirizzo politico alla confusionaria gestione dei rifiuti in Sicilia, serve maggiore chiarezza nella divisione dei ruoli.
Il  Governo la smetta di perdere tempo e si adoperi seriamente per uscire dal pantano di un’emergenza, che dura da vent’anni.

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